mercoledì 9 novembre 2011

Recensione - Giorni di zucchero fragole e neve

Titolo: Giorni di zucchero fragole e neve
Autore: Sarah Addison Allen
Genere: narrativa straniera
Editore: Sonzogno
Collana: Romanzi
Pagine:  287 pp.
Anno di Pubblicazione: 2011
Costo di copertina: 19,00 euro

Josey ha tre certezze: l'inverno è la sua stagione preferita; lei non è il classico esempio di bellezza del Sud; i dolci è meglio mangiarli di nascosto. Vive a Bald Slope, il paesino di montagna dov'è nata, rinchiusa nell'antica casa di famiglia ad accudire la vecchia madre. Ma di notte Josey ha una vita segreta. Si rifugia in camera a divorare scorte di dolcetti e pile di romanzi rosa. Finché un bel giorno, misteriosamente, nello stanzino nascosto dal guardaroba, dove l'aria profuma di zucchero, spunta un'esuberante signora che dice di essere venuta per aiutarla. Chi è quella donna? Perché il suo corpo odora di fumo di sigaretta e acqua stagnante? Perché sembra scappare da qualcosa o da qualcuno? Josey non farà in tempo a chiederselo, che il suo piccolo mondo sarà messo sottosopra. Scoprirà che in amore e in amicizia le certezze non esistono e che le persone, anche le più care, possono nascondere qualcosa di inconfessabile. Accettare questa sfida è la grande prova che Josey dovrà superare. E per lei sarà l'inizio di una nuova vita: la sua.


Famosa per il precedente romanzo "Il profumo del pane e della lavanda", che non ho ancora avuto modo di leggere (ma conto di farlo al più presto), Sarah Addison Allen riesce a catturare il lettore con una favola moderna dolce, romantica, frizzante e per nulla banale.
Siamo a Bald Slope, un paesino di montagna del North Carolina, che deve la sua popolarità all'ambizioso progetto turistico/sciistico di Marco Cirrini, un immigrato italiano che si è fatto strada nella società della cittadina. Josey, la protagonista di questo romanzo, è l'unica figlia della famiglia Cirrini ma, il suo passato di bimba capricciosa e dispettosa è ancora vivo nei ricordi degli abitanti della cittadina. Cresciuta nella propria casa come una moderna Raperonzolo, la giovane ventisettenne non ne esce mai se non per accompagnare la madre in giro o per delle commissioni. L'unica soddisfazione di Josey è quella di riuscire a nascondere, nel suo guardaroba, montagne di dolci, caramelle, merendine e romanzi.
La vita monotona di Josey, costretta ad accudire la madre per rimediare ai dispiaceri arrecatele da piccola, cambia all'improvviso con la comparsa, proprio nel suo guardaroba, di Della Lee. Quest'ultima è decisa a voler aiutare la nostra eroina a cambiare in meglio la propria vita, cercando l'indipendenza e la libertà che tanto sogna. Della Lee è una sorta di Fata Madrina che, nonostante i modi rudi, aiuta Josey consigliandola. E' proprio lei a spingere la giovane ad incontrare Chloe: una ragazza tradita dal fidanzato e con la curiosa affinità coi libri (vorrei avercela io questa affinità *.*).

Altri personaggi sono presenti in questo romanzo. Personaggi che fanno venir in mente figure protagoniste delle fiabe che ci venivano lette o raccontate da piccoli. Sto' parlando di Margaret e Adam. Partiamo subito con la prima. Margaret è la madre di Josey. Sposata da Marco Cirrini solamente per la propria bellezza, Margaret ha paura di invecchiare e non vuole che Josey la lasci sola e che abbia una vita al di fuori della casa. Le consiglia di non vestire di rosso, pur sapendo che è il colore che le dona maggiormente, così come evitare il trucco (che a detta sua la renderebbe dozzinale). Il paragone con Grimilde, la matrigna di Biancaneve, è quasi inevitabile. Tuttavia, anche l'anziana donna ha un cuore e, lungo il romanzo, è possibile capire ciò che l'ha portata ad essere una persona fredda.

Fortunatamente, come ogni favola che si rispetti, abbiamo anche il Principe Azzurro che, nonostante il timore di cambiare, avanzerà verso la sua principessa. Sto' parlando di Adam, il postino che Josey attende ogni giorno davanti alla porta di casa. Mi è piaciuto davvero molto leggere i diversi punti di vista dei personaggi, in modo particolare quelli della protagonista che, spesso, parla usando paragoni gastronomici ^^.

«È stato il miglior primo bacio nella storia dei primi baci. È stato dolce come lo zucchero. Ed è stato caldo, caldo come una torta. Il mondo intero si è aperto e io ci sono caduta dentro. Non sapevo dov'ero, ma non me ne importava. Non me ne importava perché l'unica persona che contava era lì con me.»

Il romanzo mi è piaciuto davvero molto ed è stato merito del gruppo di lettura se ho iniziato a leggerlo. Era da un po' di tempo che non leggevo qualcosa di così semplice e, al tempo stesso, profondo. Ammetto che il finale è un po' scontato ma, non mi è dispiaciuto. Lo consiglierei? Certo che sì!


Tempo di lettura: 3 giorni
Canzone consigliata: "Amarantine" dei Enya
Voto: ✗✗

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