mercoledì 21 novembre 2012

Poesie e Classici - He Wishes for the Cloths of Heaven

 Rubrica ideata dal blog "Over The Hills And Far Away",
con uscita saltuaria, dedicata ai classici della letteratura e della poesia

Se ne parla sempre poco e, dovendoli studiare a scuola, sono spesso considerati dei mattoni, delle letture noiose. Sto' parlando dei classici della letteratura e anche della poesia. Ogni tanto capita che qualche casa di produzione televisiva e/o cinematografica riporti alla luce qualche capolavoro della letteratura ed ecco che il pubblico riscopre classici quali Orgoglio e PregiudizioJane EyreNorth & South, o poeti come John Keats.

La rubrica "Poesie e Classici" nasce proprio con lo scopo di presentare ed incentivare la lettura anche di questi romanzi (e non solo) che, a mio parere, nulla hanno da invidiare a quelli che vengono pubblicati oggi.

In questo appuntamento....
He Wishes for the Cloths of Heaven
William Butler Yeats


« Had I the heaven’s embroidered cloths
Enwrought with golden and silver light
The blue and the dim and the dark cloths
Of night and light and the half-light,
I would spread the cloths under your feet:
But I, being poor, have only my dreams;
I have spread my dreams under your feet;
Tread softly because you tread on my dreams »


"He Wishes for the Cloths of Heaven" è una poesia scritta dal poeta e scrittore irlandese William Butler Yeats. Apparsa nella raccolta "The Wind among the Reeds" (edito in Italia col nome "Il vento tra le canne") del 1899, è una poesia romantica in cui il poeta dichiara il suo amore per una donna, esprimendo anche le sue speranze per il futuro del rapporto.

Come potete vedere, si tratta di un breve componimento che conta appena otto righe. Tuttavia, questi pochi versi racchiudono un profondo significato.

Analizziamo meglio la poesia, utilizzando la sua traduzione.

Se avessi il drappo ricamato del cielo,
Intessuto dell’oro e dell’argento e della luce,
I drappi dai colori chiari e scuri del giorno e della notte
Dai mezzi colori dell’alba e del tramonto,
Stenderei quei drappi sotto i tuoi piedi:
Invece, essendo povero, ho soltanto sogni;
E i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi;
Cammina leggera, perché cammini sui miei sogni.

E' possibile suddividere la composizione in due parti distinte: il pensiero e l'azione. Le due parti sono facilmente individuabili perché contano ognuna quattro versi.
Il "drappo ricamato del cielo" è una metafora che il poeta utilizza per descrivere ciò che di più bello la sua amata potrebbe desiderare, l'amore. Lui ama talmente tanto questa donna che è disposto a separarsi dall'oggetto prezioso che, se vogliamo, rappresenta anche le sue speranze. Tuttavia, negli ultimi tre versi, viene fatta una precisazione. Non avendo denaro per permettersi quel drappo prezioso, egli offre il suo amore, i suoi sogni per il futuro di questo rapporto. Ama e si fida talmente tanto da consegnarle i suoi sogni, dandole il potere di crearli o distruggerli. E' un inno al vero amore che non ha bisogno di soldi e ricchezze per esistere.

« Invece, essendo povero, ho soltanto sogni;
E i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi;
Cammina leggera, perché cammini sui miei sogni.
 »

Ho conosciuto questa poesia grazie al film "Equilibrium" in cui viene recitata dall'attore Sean Bean. Sono quasi certa di non essere l'unica a conoscerla grazie al film sopracitato.
Trovo questi versi davvero stupendi e, grazie all'uso del simbolismo, molto profondi. Quale ragazza, e donna, non vorrebbe sentirsi dedicare tali parole dall'uomo di cui è innamorata? Io di certo sì. Lo so, non si direbbe ma il mio cuoricino è in grado di battere ed emozionarsi per poche parole o frasi.

Come sapete, come avrete intuito, nutro un forte attaccamento misto a curiosità per tutto ciò che riguarda l'Irlanda. Spazio dalla letteratura alla poesia, dal folklore alla cucina, fino alla musica e allo sport. Quindi, mi sentirete spesso parlare di questa bellissima terra.
Aperta e chiusa questa breve parentesi, ho pensato di darvi qualche notizia in merito all'autore irlandese che più stimo in assoluto.

William Butler Yeats nasce a Dublino il 13 giugno 1865, primo figlio del pittore John Butler Yeats e di Susan Pollexfen. La famiglia è costretta a spostarsi per seguire la carriera artistica del padre fino a Londra. Nel 1877 inizia i suoi studi nella capitale inglese, proseguendoli a Dublino alla Erasmus Smith High School. E' durante questo periodo che inizia a scrivere le sue prime opere che verranno pubblicate nel 1885 nella rivista Dublin University Review. Tra il 1884 e il 1886 frequenta la Scuola Metropolitana d'Arte, periodo in cui la sua poesia è impregnata di miti e folklore irlandese. Riceve il Premio Nobel per la Letteratura nel 1923 con la seguente motivazione: « Per la sua poetica sempre ispirata, che con alta forma artistica ha dato espressione allo spirito di un'intera nazione ». Muore il 28 gennaio 1939 a Cap Martin (Francia) e riposa presso il cimitero di Drumcliff nella contea di Sligo (Irlanda).

6 commenti:

  1. È davvero bella, un inno al vero amore come tu stessa scrivi. È la mia preferita di Yeats.

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  2. peccato che questa delicata poesia nn abbia ricevuto l'accoglienza che meritava nella donna per cui era stata scritta.:(

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  3. Un commento alla tua analisi: prima scrivi che il drappo rappresenta l'amore da cui il poeta, per amore, è disposto a staccarsi ( e già​ questo mi pare un po' strano come concetto) ma poi scrivi che l'amore sono i sogni. O una o l'altra : )

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  4. Un commento alla tua analisi: prima scrivi che il drappo rappresenta l'amore da cui il poeta, per amore, è disposto a staccarsi ( e già​ questo mi pare un po' strano come concetto) ma poi scrivi che l'amore sono i sogni. O una o l'altra : )

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  5. Cercando in rete questo poema, che ho adattato in rumeno, sono venuto sul tuo blog. Capisco un po 'di italiano e mi è piaciuto quello che ho trovato qui. Lascio, nella traduzione approssimativa, un'altra poesia simile firmata da Nichita Stanescu:

    dimmi, se ti prendo un giorno/ e ti bacerei le dita dei piedi /non e che taglieresti un po, dopo quella,/ paura di rompere il mio bacio?

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  6. anch’io ho conosciuto questa poesia da Equilibrium

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