martedì 4 agosto 2015

Recensione - "Duetto" di Eden Winters

Buonasera e felice martedì a tutti Folletti! Agosto è iniziato e, per sopportare la nuova ondata di caldo, non c'è niente di meglio che perdersi tra le meravigliose terre scozzesi. Che ne dite di seguirmi in un viaggio che attraverserà tempo e spazio? Eccovi il mio commento a Duetto, romanzo m/m ad ambientazione storica appartenente al genere paranormal fantasy, di Eden Winters edito da Dreamspinner Press e che ringrazio per avermi omaggiato di una copia per la recensione.

Titolo: Duetto
Titolo originale: Duet
Autore: Eden Winters
Editore: Dreamspinner Press
Genere: fantasy, paranormale, storico
Data di pubblicazione: 21 luglio 2015
Pagine: 228 pp.
Costo di Copertina: 6.99 euro

I decreti di un conquistatore non possono separare Aillil Callaghan dal suo retaggio scozzese. Indossa con orgoglio il tartan del suo clan – ora proibito – aspettando il giorno in cui diventerà Laird, restaurando così il buon nome della sua famiglia e combattendo per liberare la Scozia dalla tirannia inglese. Un inglese nella sua casa? Un abominio! Eppure, il tutore che suo padre ha assunto per i suoi fratelli può avere qualcosa da insegnare anche all’erede dei Callaghan. Il violinista e letterato Malcolm Byerly ha lasciato il Kent spinto dalla paura, cercando solo un impiego tranquillo, menti curiose a cui insegnare e un luogo ove mantenere celati i suoi segreti. Non sa che tra i suoi studenti vi sarà anche il fratello maggiore dei ragazzi – un barbaro che odia gli inglesi – e che il suo tartan rosso e verde nasconde un cuore affine. Il comune amore per la musica rompe le barriere tra due mondi. Il padre di Aillil minaccia il loro amore, ma un pericolo più grande li divide. I due svaniscono nella leggenda. Due secoli dopo, il violinista Billy Byerly arriva a Castle Callaghan e si sente stranamente a casa. Le leggende parlano di un Laird perduto che infesta il castello in attesa del ritorno del suo amante, ma Billy non crede alle leggende, ai fantasmi, o all’amore che dura oltre la vita. Il Laird perduto, però, sa cosa gli appartiene.


Non avete idea di quanto sia felice nel recensire questo romanzo! Quando l'occhio mi è caduto su questo titolo non pensavo davvero che mi sarei lasciata coinvolgere così tanto da dargli pieni voti, invece.. Se avete amato la serie di Diana Gabaldon La Straniera, o se avete avuto modo di seguire la serie tv tratta da essa - Outlander -, di sicuro Duetto è il romanzo che fa per voi.

Un violinista e letterato inglese, Malcom Byerly, si ritrova a lasciare la contea del Kent dopo che un paio di colleghi sono stati allontanati, e malmenati, dal collegio in cui insegnava con l'accusa di "condotta immorale", ossia omosessualità. Fortunatamente, grazie al suo mentore, riesce a trovare impiego nella desolata Scozia a servizio del Laird Callaghan. Quale posto migliore per non dare nell'occhio e starsene in tranquillità? Ebbene Aillil Callaghan, figlio maggiore del capo Clan, porterà scompiglio nel cuore del timido insegnante tanto da conquistarlo e, a sua volta, esserne conquistato perdutamente. Una storia che supera i confini di tempo e spazio sino a giungere a noi sotto le sembianze di una leggenda, una storia di fantasmi, che parla del Laird perduto e dell'attesa del suo amore.

Le atmosfere che si respirano sono quelle che mi hanno riportato alla mente Outlander e, allo stesso tempo, Highlander. L'ultimo immortale: emozionante, senso di fascino e con dei personaggi che conquistano il lettore sin da subito. Aillil è il figlio maggiore, colui che succederà al padre diventando prossimo laird. E' un uomo fiero delle sue origini, molto legato alle tradizioni che il genitore sembra aver definitivamente accantonato piegandosi agli inglesi; continua imperterrito a girare indossando il suo kilt, nonostante la proibizione, e a parlare in gaelico. Disprezza gli inglesi e per questo la prima impressione su Malcom non sarà delle migliori eppure, lungo la narrazione, si scopre anche il lato gentile e protettivo dell'highlander nei confronti di chi ama. Un personaggio, quest'ultimo, che si sposa alla perfezione con Malcom più riservato, accorato, ma non privo di slanci emotivi verso le persone a cui è affezionato. Il timido tutore matura ed evolve lungo il corso della storia, tirando fuori un coraggio che non pensava di possedere. Non mancano i personaggi secondari, un po' troppi nella parte relativa ai giorni d'oggi tanto da creare un po' di confusione, tutti ben caratterizzati e funzionali. Ho amato particolarmente il filo conduttore dei violini gemelli e della musica in genere.. davvero splendido!

Una storia ricca e completa che, in quanto a contenuto, non ha nulla di veramente nuovo ma possiede il grandissimo pregio di farsi leggere ed emozionare (eh si, lo ammetto, ho anche versato qualche lacrimuccia). Prima di immergermi in questa avventura, non avevo letto nulla di Eden Winters ma devo dire che il suo stile narrativo è molto scorrevole, con buoni dialoghi e parti descrittive capaci di guidarti come in un tour (l'esempio più lampante è quello di Castle Callaghan); l'autrice, inoltre, è stata in grado di trattare temi, quali l'omofobia e l'abuso, in modo talmente buono da non cadere nel tranello delle "frasi fatte". Un plauso va anche alle scene "hot" e ad una scena in particolare che ho trovato semplicemente meravigliosa. In conclusione, consiglio questo romanzo a chi ama le storie d'amore che non conoscono ostacoli, a chi vuole emozionarsi anche sotto l'ombrellone con una lettura leggera e valida.

Consigliato: si
Tempo di lettura: 2 giorni
Canzone consigliata: "Caledonia" dei Celtic Thunder


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