sabato 3 settembre 2016

Movie & Series - Black hawk down, Via dalla pazza folla, Suffragette e Stranger things


Ritornano le mie recensioni a film e serie tv che mi hanno più o meno colpito; ammetto che ne ho visti parecchi e spero di riuscire a darvi presto il mio parere su tutti quanti ^-^. Come scoprirete tra poco, sono una di quelle persone che divorano qualsiasi genere di pellicola e serie tv indistintamente sia su consiglio di altri che per curiosità personale. In questo post vi parlerò di tre film e una serie tv che ha riscosso non poco successo: Black hawk down, Via dalla pazza folla, Suffragette e Stranger things.

Iniziamo subito con un film che tratta una vicenda reale, una pagina di storia contemporanea che forse non tutti conoscono o ricordano. Black hawk down parla della missione congiunta tra Rangers e Delta Force, a Mogadiscio, per fermare il più grande signore della guerra somalo. Alla regia troviamo Ridley Scott (indimenticabili Blade Runner, Il Gladiatore, Soldato Jane) che ha saputo portare sul grande schermo quanto narrato nel saggio storico Black Hawk Down: A Story of Modern War di Mark Bowden. Non mancano le scene forti ma, dopotutto, è un film d'azione e drammatico che non lascia nulla all'immaginazione; eppure quello che colpisce durante la visione è la coesione tra i soldati, il coraggio che si scontra coi timori e la dura realtà eppure, nonostante tutto, non lasciano nessuno indietro (ferito o morto che sia). C'è una battuta di uno dei personaggi, "Hoot" interpretato da Eric Bana, che riesce a mettere in luce perché si ritorna in missione, nonostante i pericoli: Quando torno a casa, e gli amici mi chiedono: hey Hoot, ma chi te lo fa fare? Perché? Non è che per te la guerra è una droga? Io non rispondo mai una parola cazzo... perché? Tanto non capirebbero... non lo capiscono perché lo facciamo... non possono capire, che si tratta dei compagni... è tutto qui... è tutto quanto qui..
E' una pellicola che ho riguardato più volte, un racconto corale in cui ogni personaggio riesce ad entrare nell'anima dello spettatore - senza prevalere l'uno sull'altro - e, di conseguenza, lo spinge anche a documentarsi su quanto accaduto quel 3 ottobre del 1993.. una missione da trentacinque minuti che invece durerà quindici ore, costando la vita di diciannove soldati e più di mille somali.


Via dalla pazza folla è la trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo scritto da Thomas Hardy. L'ho visto giusto domenica pomeriggio per la seconda volta - dopo aver rivisto Le regole del caos - assieme a mia madre (che tra l'altro ha gradito molto Matthias Schenaerts ^-^ in entrambi i film) e devo dire che l'opinione, seppur a distanza di mesi, non è affatto variata. Continua a starmi sulle scatole Bathsheba, essenzialmente per il suo modo di porsi nei confronti degli uomini che le cadono tutti ai piedi e, contemporaneamente, ne ammiro la forza e l'indipendenza (ad eccezione della parte in cui capitola ai piedi del classico personaggio da cui dovrebbe star lontana -.-). E' chiaro fin dall'inizio che la narrazione ci porta a pensare ad un amore travagliato tra la protagonista e Mr. Oak.. eppure quando c'è di mezzo Hardy, me ne sto ben attenta dall'affrettare conclusioni alla "e vissero felici e contenti" (devo ancora riprendermi totalmente dall'epilogo di Tess dei d'Urbervilles). Nel complesso, una pellicola ben fatta con scenografie che emozionano per la loro bellezza e un cast decisamente all'altezza delle mie aspettative; tuttavia risulta piuttosto lento e, al termine della visione, sembra siano passate ben più di due ore scarse. Mi aspettavo qualcosa di più.


Sapete che amo l'epoca vittoriana, i suoi vestiti in modo particolare e eppure guardando questo film devo ammettere che non posso lamentarmi: nonostante le donne ancora non siano trattate equamente (e sorvolo sulla campagna del #fertilityday altrimenti mi inacidisco non poco), sono stati fatti passi da gigante e proprio grazie a quelle che, coraggiosamente, si batterono per l'emancipazione femminile e il diritto al voto: le Suffragette. Di base, me compresa, tutte coloro che amano l'epoca vittoriana pensano essenzialmente - e inconsciamente - alla vita delle donne appartenenti ai ceti medio/alti, quelle ritratte per la maggiore in romanzi e serie tv (vedi Penny Dreadful e la bellissima Vanessa Ives interpretata da Eva Green).. nessuna pensa invece all'altra faccia della medaglia: una vita fatta di lavoro duro come operaie, sottopagate e nessun diritto di dire la propria, in una società maschilista. La pellicola porta alla ribalta una pagina della storia contemporanea, a detta di alcuni in modo troppo semplicistico, di cui si parla - e talvolta nemmeno quello - sempre poco. Personalmente mi è piaciuto molto, a tratti lento forse, e con delle ottime interpretazioni. Non manca di offrire spunti di riflessione e apre le porte ad approfondimenti storici e socio-culturali più particolareggiati.


Una ventata d'aria fresca, un ritorno agli indimenticabili anni Ottanta con una serie tv che ha conquistato tutti. Parlo di Stranger Things, caricata su Netflix a luglio e che mi sono spazzolata in due giorni.. da non crederci! Ne stanno parlando in molti - chi in modo professionale e chi da amatore - e continueranno a farlo, ne sono certa, ancora per un bel po'.. a quanto ho capito la seconda stagione sarebbe confermata (meno male!). Ci sono molti personaggi che catturano, in particolar modo quelli più giovani che, mamma mia, sono stati eccezionali; sono contenta di aver rivisto Winona Ryder brillare nuovamente. Le atmosfere classiche dei film anni '80 vengono riprese in quello che è un revival costituito da una storia che si sviluppa ricordandomi a tratti i Goonies e E.T., ma sono certa che ognuno di noi poi riuscirà a trovare innumerevoli altri richiami alla cultura di quel decennio. Coinvolgente, calamitante e con una storia che, sebbene contenga rimandi già visti, fila liscia come l'olio facendoti scordare lo scorrere del tempo: mi sono ritrovata a guardare l'orologio che segnava le 4 del mattino stupendomi della cosa. Ora non mi resta che attendere la seconda stagione e sperare che mantenga alta la mia attenzione. Ad ogni modo... consigliatissimo!

Bene Folletti, sono giunta al termine di questa turnata di recensioni e, preparatevi, farò una recensione estesa a... rullo di tamburi... Suicide Squad e le sorprese non finiscono qui! Rimanete connessi!
Li avete visti? Fatemi sapere cosa ne pensate lasciando un commento qui sotto ^.*

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