mercoledì 12 febbraio 2014

Recensione - Witch Hill. La confessione della strega

Titolo: Witch Hill. La confessione della strega
Serie: Occult Tales, 3#
Autore: Marion Zimmer Bradley
Editore: Tea
Genere: paranormal, horror
Pagine: 220 pp.
Anno di Pubblicazione: 1990
Costo di Copertina: 7,50 euro

In Cuore di luce, uno dei molti scontri ingaggiati da Colin MacLaren con le forze del Male aveva come protagonista Sally Latimer: un caso di stregoneria e di suggestione diabolica in un piccolo centro del New England sospeso in un'atmosfera senza tempo. In questo romanzo ' con un cambio di prospettiva che non mancherà di appassionare i lettori della Zimmer Bradley ', è la stessa Sally a raccontarci quella storia, dal suo punto di vista, e soprattutto arricchendola di particolari inquietanti. Una vicenda oscura che ruota intorno alla casa stregata di Witch Hill Road, centro dell'attività segreta di un circolo esoterico dedito alla magia nera. A salvare Sally da una spirale di incubi e di riti satanici sempre più pericolosi sarà proprio Colin, il «Guerriero della Luce».


Sara Latimer è cresciuta come una ragazza normale, completamente all'oscuro della storia della propria famiglia paterna. Un pomeriggio, mentre procede verso casa dopo il funerale del fratello e della madre, suo padre inizia a raccontarle qualcosa al riguardo. Tuttavia per uno strano, e per certi versi fortuito incidente, l'uomo muore prima di rivelare alla giovane qualcosa di davvero sconcertante riguardante una zia Sara, morta sette anni prima. "C'è sempre stata una Sara Latimer e, tutte le donne che hanno portato questo nome hanno avuto una brutta fine" questo era riuscita a sapere dal padre ma, il suo trasferimento nella casa della vecchia zia, a Witch Hill, le farà capire chi in realtà fosse la donna e chi, lei stessa è e rappresenta. Ben presto la giovane si trova in mezzo ad un circolo che compie riti satanici e, la personalità della prima Sara Latimer, impiccata per stregoneria, le farà compiere gesti che mai avrebbe compiuto.

Terzo romanzo della serie Occult Tales, Witch Hill possiede quei punti cardine che si ritrovano in quasi tutte le opere di questo - e non solo - filone. Abbiamo una protagonista, Sara, del tutto ordinaria; a inizio romanzo, infatti, la vediamo come una giovane ventitreenne distrutta dalla perdita delle persone care e costretta a rivedere la sua vita, trasferendosi nella vecchia casa di famiglia. La consapevolezza, con tanto di comprensibile spavento e timore, giunge "gradualmente" e, nonostante tutto, riuscirà a conoscere l'uomo di cui s'innamorerà. Man mano che la trama procede osserviamo, grazie ad una narrazione in prima persona da parte della protagonista, l'insorgere della personalità della prima Sara Latimer, una donna dedita alla lussuria e alle arti esoteriche.

Una storia che si fa leggere davvero velocemente e coinvolge abbastanza il lettore da fargli continuare la lettura sino all'epilogo. Rispetto agli altri capitoli, mi ha dato l'impressione di una trama un po' sottotono e, per certi aspetti, scontata. Sarò molto schietta, come sempre del resto, questo non è "Le Nebbie di Avalon" e, come tale, non ha quel background capace di catturare il lettore fin nel profondo; allo stesso modo non è da paragonarsi al Ciclo di Darkover, altra splendida serie dell'autrice. Non vi nasconderò che Marion Zimmer Bradley è una delle mie scrittrici preferite in assoluto, quindi potrei pure essere un pelino di parte, ma anche se non brilla come altri suoi libri... vi consiglio Witch Hill con solo la premessa che è, alla fin fine, una dritta: non aspettatevi un'opera del calibro di altre più conosciute

Consigliato: ni
Tempo di lettura: 2 pomeriggi
Canzone consigliata: "Suspiria Theme"

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