martedì 7 giugno 2016

{Comunicato Stampa - Giovane Holden Edizioni} "Leggere giova gravemente alla salute". Campagna nazionale di sensibilizzazione alla lettura

COMUNICATO STAMPA

“Leggere giova gravemente alla salute”
Campagna nazionale di sensibilizzazione alla lettura


Dal 7 al 12 giugno
sarà scaricabile gratuitamente
l’e-book “Insurrexit” di Andrea Verger
edito da Giovane Holden Edizioni
segnalato dalla
Giuria dei Letterati della 54a edizione del Premio Campiello


Nuovo appuntamento con la Campagna Nazionale di sensibilizzazione alla lettura “Leggere giova gravemente alla salute”, organizzata dall’Associazione Culturale “I Soliti Ignoti” in collaborazione con Giovane Holden Edizioni di Viareggio (Lu).
Dal 7 al 12 giugno sarà possibile scaricare gratuitamente su tutti i siti di librerie on line la versione e-book del romanzo “Insurrexit” edito da Giovane Holden Edizioni dello scrittore padovano Andrea Verger, reduce da una emozionante selezione alla 54a edizione del Premio Campiello.

In una lettera all’Editore così racconta, in prima persona, la sua esperienza.
“Carissimi Editori, Vi scrivo per comunicarVi che stamattina la cerimonia di selezione del Premio Campiello presso la sede delll’Università di Padova ci ha regalato molte grandi emozioni. Sotto le volte cariche di stucchi e di storia dell'aula magna del palazzo del Bo’ intitolata a Galileo Galilei, alla presenza di televisioni e testate giornalistiche nazionali e locali, di editori e autorità politiche, militari e civili, è risuonato infatti più volte il nome mio, il titolo del mio primo romanzo “Insurrexit” e il nome della vostra stimata casa editrice, Giovane Holden Edizioni. A essere precisi, ciò è avvenuto ben tre volte. La prima nel corso della disamina, condotta dalla Giuria dei Letterati, della produzione letteraria dell’ultimo anno, circa seimila titoli, dei quali solo circa duecentotrenta ammessi al Premio: nel discorso del celebre storico e letterato Riccardo Calimani sono stati ricordati gli Autori per lui degni di menzione per le opere di narrativa prodotte negli ultimi dodici mesi, tra le quali - bontà sua - ha annoverato anche il sottoscritto, e inoltre gli Editori che hanno creduto nelle opere presentate, in special modo gli Editori indipendenti, tra i quali ha espressamente nominato la Giovane Holden Edizioni. Le altre due citazioni sono ricorse invece addirittura sotto forma di votazione per la cinquina finalista:  il nostro miglior piazzamento, al di là di ogni prevedibile risultato, è stato infatti di restare in gara fino alla seconda votazione, in quinta posizione su duecentotrenta al pari di autori come Michele Serra, per poi definitivamente sparire nelle residue otto tornate di votazione. Vi farà senz’altro piacere sapere che in entrambe le suddette votazioni, è stata evidente la reazione ammirata del pubblico al sentir votare - inopinatamente - accanto alle ennesime opere di autori affermati pubblicati dai soliti colossi editoriali, anche il primo romanzo di un autore esordiente pubblicato da una casa editrice indipendente (l’unica!). Insomma, un risultato insperato di grande visibilità per il mio libro e per la vostra bella Casa Editrice.
Un’esperienza indimenticabile. Grazie!!!”

Quale occasione migliore per una nuova iniziativa a sostegno della promozione dei libri e della lettura? Ecco dunque un’opportunità per il pubblico di appassionati e non che potranno leggere il romanzo con un semplice click e scaricarlo sul proprio pc o sui tablet.
Giovane Holden Edizioni è partner ufficiale dell’iniziativa a stampo sociale che mira a diffondere la cultura della lettura in questo caso completamente gratuita e fruibile da un pubblico di lettori sempre più vasto. Per informazioni sulla campagna è possibile consultare il progetto sul sito dell’Associazione Culturale I soliti ignoti www.isolitignoti.it

Abstract
Una morte accidentale avvenuta nel bosco di Yf, cittadina di campagna nei dintorni di Parigi, fa riemergere dalle profondità della terra un deposito militare risalente alla Seconda guerra mondiale. Interpellato dalla Procura della Repubblica in veste di consulente tecnico, il giovane ricercatore universitario Nathan Berthier scopre che il bunker cela in realtà un affascinante quanto pericoloso segreto. Pare, infatti, collegato all’attività dell’organizzazione pseudo scientifica Deutsches Ahnenerbe, tacciata dagli storici di esoterismo, occultismo e magia.
Il ritrovamento della riproduzione della statuetta in bronzo de Il pensatore di Rodin avvalora questa versione e dà l’avvio a una sequenza di avvenimenti inarrestabile. Nathan, infatti, accederà a una sorta di dimensione esoterica che gli consentirà di vivere le vite e le esperienze di altri uomini. Preso in questo vortice di sensazioni inizia a vivere più intensamente l’esistenza altrui - quella di un soldato italiano volontario sul fronte russo nel 1942, di un rivoluzionario argentino, di un musicista statunitense - che la propria. Sarà una giovane ufficiale della Gendarmeria innamorata di Nathan a farsi carico di salvarlo dalla sua stessa sete di conoscenza. Andrea Verger, al suo debutto nella narrativa, costruisce un mistery storico impeccabile sia sul piano della ricostruzione storica che nell’intreccio della narrazione. E riesce a recuperare, salvandola dall’oblio, la memoria delle gesta di tutti quei giovani che nel ventesimo secolo si immolarono in nome della libertà e della giustizia.

Andrea Verger
È nato a Padova nel 1966, è sposato e ha una figlia.
Laureato in legge, ha pubblicato nel 2001 il saggio di procedura penale Le garanzie della persona sottoposta alle indagini, Edizioni Cedam. Da anni si divide tra l’armonia dei Colli Euganei e la frenesia di Milano in cui lavora come dirigente bancario. Grande passione per la musica, la storia militare e la narrativa. Quando non scrive, dedica il suo tempo libero principalmente alla famiglia, alla lettura, allo studio della chitarra e alle corse in collina.

Intervista all’Autore

100 battute per dire lei chi è.
Sono figlio, marito, padre, dirigente, risk manager, giurista, musicista, runner, lettore e scrittore.

Scrittore per passione, professione nella vita?
Dirigente bancario, mi occupo di rischi, in passato anche di organizzazione e progetti per la finanza.

Quali sono le passioni della sua vita oltre alla scrittura?
Dopo vivere e fare progetti con la mia famiglia, mi appassiona studiare musica per chitarra, correre da solo per campagne e colline, leggere libri di storia e di narrativa, vedere grandi film e analizzarne la struttura, allevare animali domestici.

Quali tematiche affronta con la sua scrittura?
La ricerca di significati ulteriori nell’esperienza umana che trascendano la singola esistenza, il confronto personale di ognuno di noi con l’ignoto e con tutto ciò che non siamo in grado di comprendere, la coesistenza nella nostra vita di spinte irrazionali, visioni oniriche e simboliche e aspirazioni razionalistiche, la speranza di ciò che potremmo essere e la memoria di ciò che siamo stati.

Un buon motivo per leggere il libro?
È pensato e scritto per essere letto. Penso proprio che mantenga ciò che promette, nel senso che nel concepirlo mi sono attenuto scrupolosamente al detto “se non hai vissuto qualcosa degno di essere scritto, scrivi almeno qualcosa degno di essere letto”. E poi supera il test di lettura della pagina 69 (e 99) di Marshall MacLuhan...

Se potesse fuggire su un’isola deserta…
Mi porterei la famiglia, il nostro scottish terrier Geppo, una chitarra e una montagna di libri.

Il suo modello d’ispirazione…
Per la scrittura simbolica il Michail Bulgakov de Il “Maestro e Margherita”; per la capacità di cogliere la psicologia e il travaglio della coscienza di un uomo del nostro tempo l’Elio Vittorini di “Uomini e No”; per la costruzione della struttura narrativa e il dosaggio sapiente di cliché & cliffhanger il trio Lucas, Spielberg, Kasdan nei meeting preparatori della sceneggiatura de “I predatori dell’arca perduta”; per la leggerezza dello stile il Giacomo Casanova de “L’Histoire de ma vie”.

Consigli di lettura…
“Il Maestro e Margherita” di Bulgakov, “Uomini e No” di Elio Vittorini, “Il segno dei due” di Walter Satterthwait, “Fatherland” di Robert Harris.

Si faccia una domanda che vorrebbe le fosse stata posta e si dia una risposta.
“Cosa non le piace del suo libro?”
“Il fatto che mio padre non abbia fatto in tempo a vederlo pubblicato.”

Comunicato stampa a cura di
Giovane Holden Edizioni
Casa editrice e agenzia di servizi culturali

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