martedì 6 settembre 2016

{Incontro con l'Autore} A NoaleFestival si parla di bullismo con Luciano Garofano e il suo libro "La prepotenza invisibile"

02 settembre 2016

Sono rientrata a casa da quella che è stata la serata più emozionante della mia vita. Lo so, probabilmente alcuni penseranno che io stia esagerando eppure questo è stato l'effetto che mi ha pervaso nell'assistere ad una presentazione e incontrare, al termine di questa, una persona che ammiro da poco più di un decennio: il Generale Luciano Garofano, ex Comandante dei R.I.S. di Parma.
L'incontro ha avuto come tema portante quello della problematica, fin troppo attuale, del bullismo e del cyberbullismo. Una "chiacchierata" intervallata dalla lettura di alcune testimonianze tratte da La prepotenza invisibile, libro pubblicato a maggio da Garofano e Lorenzo Puglisi; tuttavia, prima di continuare in quello che sarà il mio commento alla serata, colgo l'occasione per presentarvi il suddetto volume:


Titolo: La prepotenza invisibile
Autore: Luciano Garofano, Lorenzo Puglisi
Editore: Infinito
Collana: Grandangolo
Data di pubblicazione: 19 maggio 2016
Genere: società e scienze sociali, educazione, saggio
Prezzo di copertina: 15,00€
Acquistabile su Amazon

Il bullismo in tutte le sue declinazioni è un fenomeno odioso. Il punto di partenza per combatterlo è la sua piena conoscenza. A casa come a scuola. È però un errore collegarlo alla sfera economica delle persone, perché esistono bulli sia poveri che ricchi. Sempre più di frequente il fenomeno è riferito a figli di famiglie agiate. E ormai al bullismo s'è affiancata un'altra forma di sopruso non meno violenta e pericolosa: il cyberbullismo. Qui spieghiamo che cosa sono il bullismo e il cyberbullismo, come nascono e come fare a riconoscere e a combattere un fenomeno sociale dilagante. Arricchisce il tutto la testimonianza diretta di vittime e di loro parenti. Senza dimenticare che se un figlio è un bullo, i genitori hanno le loro grandi responsabilità.

Non avendo preso parte alle precedenti serate del festival, ho comunque avuto modo di capire che l'affluenza è stata molto alta e i partecipanti molto reattivi, basti pensare che di posti liberi a sedere se ne trovavano assai pochi. Coordinata dal giornalista e scrittore Giovanni Bassi, in qualità di "avvocato del diavolo", la serata è stata densa di spunti di riflessione sia sul ruolo della famiglia sia su quello della scuola nell'aiutare gli adolescenti a fare un uso saggio di cellulari e mezzi di comunicazioni quali i social network. Dietro al web, alla realtà espansa e ai social media, non ci sono solo positività ma anche rischi che possono portare a pericoli spesso sottovalutati da quei stessi genitori che, con la giustificazione "ho dato il cellulare a mio figlio perché in questo modo so sempre dov'è", vedono negli smartphone una sorta di genitorialità surrogata. Dare poi la colpa all'odierna società frenetica rappresenta una giustificazione solo in parte: la verità è che troppo spesso i genitori non hanno tempo da dedicare ai figli per instaurare con loro un rapporto di fiducia reciproca e gli insegnanti, nonostante il loro ruolo di guide, non possono sostituirsi a loro.

Gen. Luciano Garofano
Ciò che è emerso in questo incontro/dibattito, è qualcosa a cui bene o male tutti noi pensiamo, in particolare quando sentiamo i telegiornali: i giovani devono essere seguiti e tutelati, accompagnati da genitori e insegnanti lungo quel cammino che è la vita, facendo loro conoscere i pericoli affinché possano non incapparvi e sostenerli nelle difficoltà; ciò che veramente manca, viene fatto notare dal relatore, è la coesione tra famiglia e scuola, i due ambienti in cui gli adolescenti passano la maggior parte del loro tempo. Infatti, grazie ad un dialogo tra i due ambienti è possibile notare maggiormente i segnali che manifestano le vittime di bullismo e cyberbullismo e cercare di impedire, prendendo opportuni provvedimenti, che si compia la tragedia. E' stata un'occasione per riflettere e, allo stesso tempo, essere orgogliosa dei miei genitori con i quali ho sempre avuto un ottimo rapporto e su cui ho sempre potuto contare.. anche quando mi arrivarono chiamate e messaggi da numeri di "ragazzi" sconosciuti (grazie papà per averli fatti smettere!) solo per quella che presumo essere stata una "ragazzata" da parte di qualcuno che ha scritto il mio numero - con tanto di messaggio "invitante" - sulla panchina di un parco. Ma chi è il bullo? E' una domanda che ci si pone spesso e a cui si tenta di dare una risposta soddisfacente: a detta di psicologi, una persona cresciuta in un ambiente troppo rigoroso e paternalistico oppure in uno iperprotettivo, rimane il fatto che spesso il bullo è stato a sua volta vittima. Non posso addentrarmi maggiormente su questo tema, non ne ho le credenziali e per questo potrei sbagliare, quindi mi avvio a quella che è la conclusione di questo mio commento.

Collage fotografico, sintesi della serata
Una serata che, oltre a ricordare per la stretta di mano e l'autografo con dedica sulla mia vecchia copia di Delitti Imperfetti - Atto I e II (e nuovamente ringrazio papà per avermi "spinto", anche se mi tremavano le gambe, facendomi da apripista ^-^), ho apprezzato per la semplicità con cui Luciano Garofano e Giovanni Bassi si sono approcciati al pubblico nel parlare di una tematica importante come questa. A tal proposito, è stato anche menzionato il titolo di un film che a mio parere dovrebbero far vedere nelle scuole e di cui vi parlerò in un'apposito post, Suicide Room, che tratta da vicino il fenomeno di cyberbullismo. Non sono mancate le domande inerenti alle metodologie di indagine sulla scena del crimine e sulle analisi di laboratorio, specie se rapportate ad alcuni famosi casi di omicidio, che ammetto mi hanno fatto rimpiangere il fatto di non essere riuscita a coronare il mio sogno di entrare nei R.I.S.

In conclusione, e so di averlo già detto, sono felice di aver avuto l'occasione di partecipare a questo appuntamento e spero di prendervi parte anche all'edizione del prossimo anno.

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